Arresti Flaminia Tosini e Valter Lozza, le prime reazioni del mondo politico

FLAMINIA TOSINI DIRETTRICE REGIONE LAZIO POLITICHE AMBIENTALI

CIVITAVECCHIA – La notizia della custodia cautelare ai domiciliari dell’Ing. Flaminia Tosini, dirigente della Regione Lazio, e di Valter Lozza, amministratore delle società Ngr Srl e Mad Srl, operanti nel mondo dei rifiuti, ha suscitato reazioni nel mondo politico e negli uffici della regione Lazio. L’accusa è di concussione, corruzione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente.

La Regione Lazio in una nota dichiara: “Abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia della misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della direttrice regionale Flaminia Tosini, responsabile della Direzione Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti. Come previsto dal regolamento regionale, la dirigente è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma. Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si faccia rapidamente luce su questa vicenda, e rinnoviamo l’apprezzamento nei confronti della direttrice Tosini, che saprà chiarire la correttezza del suo operato nel rispetto delle proprie funzioni”

Alessandro Di Battista, ex 5 stelle, commenta la notizia sulla sua pagina facebook: “La notizia (per adesso ancora ufficiosa) della candidatura del piddino Roberto Gualtieri a sindaco di Roma copre un’altra notizia che, ahimè, riguarda il PD laziale. Flaminia Tosini, vice-sindaco PD di Vetralla, nonché assessore all’ambiente e, soprattutto, direttrice regionale del dipartimento politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio è stata arrestata per aver ricevuto viaggi, gioielli, borse Prada, orologi e persino un bracciale Cartier in cambio di favori fatti a Valter Lozza, proprietario della discarica di Monte Carnevale. Lozza è considerato uno dei re dei rifiuti di Roma. Un arresto non è una condanna ovviamente. Ma che nel Lazio in molti abbiano gestito i rifiuti in modo criminale è fuor di dubbio. Nel Lazio l’unica “transizione ecologica” che possa tutelare davvero ambiente e cittadini dovrebbe essere il passaggio, per taluni soggetti, dai posti di comando al carcere. Meditate gente, meditate.”

Rifondazione Comunista Regione Lazio: Concussione, corruzione, e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente sono le accuse mosse nei confronti di Flaminia Tosini, dirigente della Regione Lazio, nonché di Valter Lozza, amministratore delle società ‘Ngr Srl’ e ‘Mad Srl’, operanti nel settore dello smaltimento rifiuti. I Carabinieri del Comando Tutela Ambientale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Tosini e Lozza: quest’ultimo ha ottenuto indebitamente l’autorizzazione, per la società ‘Ngr Srl’, per la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale, a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu della Capitale. Va sottolineato che la Tosini, vicesindaco del PD di Vetralla, è stata scelta per la gestione dei rifiuti da Zingaretti come dirigente esterno, con la scandalosa assunzione di 38 dirigenti esterni che ha visto la condanna anche della Cassazione. La Regione trasformata nello stipendificio del PD. Le responsabilità di Zingaretti sono gravissime, perchè non ha neanche attuato la rotazione triennale dei dirigenti regionali, così come previsto dalla legge. Alla denuncia dei comitati della Valle Galeria, si aggiunge la denuncia penale sempre nei confronti della Tosini da parte dei comitati di Albano per non aver rispettato le normative antimafia. Per il Partito Comunista alla Regione Lazio è ora di cambiare, puntando verso una gestione interamente pubblica e sostenibile del ciclo dei rifiuti”.

A livello cittadino si registrano anche le prese di posizione di Potere al popolo Civitavecchia e del Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle.
“La notizia dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Flaminia Tosini, dirigente della Regione Lazio e di Valter Lozza, amministratore delle società ‘Ngr Srl’ e ‘Mad Srl’, operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti, deve farci riflettere – affermano da Potere al Popolo – Da anni decine di associazioni, collettivi e comitati territoriali di tutto il Lazio provano a raccontare, denunciare e bloccare la follia impattante e nociva di progetti più o meno avveniristici, più o meno costosi, più o meno osteggiati dalle comunità locali, che hanno come unico comun denominatore la gestione dei rifiuti. La convinzione che moltissimi hanno maturato in questi anni e che tanti provano a denunciare con pazienza e perseveranza è che in Italia, ma soprattutto nel Lazio, la gestione della monnezza sia da tempo un’enorme fonte di profitto per cerchie ristrette di loschi figuri e variopinte consorterie che tengono insieme di tutto, dalla politica “progressista”, ai manager riciclati, dai dirigenti pubblici ad ambienti imprenditoriali dagli oscuri natali.  Così, mentre ecologisti, attivisti e semplici cittadini provano tenacemente a rivendicare un futuro diverso per i loro territori chiedendo il rispetto della salute pubblica, della biodiversità e della buona occupazione, in certi uffici continuano sistematicamente ad essere autorizzati e portati avanti progetti nefasti d’ogni tipo: discariche, inceneritori, biodigestori di rifiuti. Così, mentre si autorizzano vecchi e nuovi mostri inquinanti, decine di lotte territoriali vengono silenziate, ridicolizzate o peggio represse. Civitavecchia, Valle Galeria, Colleferro, solo per citare qualche territorio laziale coinvolto in vicende simili, conoscono molto bene e da tempo questi atti di vero e proprio vandalismo istituzionale. Per quanto tempo ancora si dovrà tollerare la spocchia ed il pelo sullo stomaco di chi piomba nelle nostre città a dirci che le nostre malattie e i nostri lutti sono semplicemente il prezzo da pagare per mantenere in vita il business della monnezza?  Gli arresti di oggi sono solo la punta di un iceberg? Possibile che il Presidente della Regione non conoscesse nulla di questa vicenda? Forse! Al di là di questo però, la notizia di oggi ci dice un’altra cosa: noi e tanti comitati non siamo pazzi, non siamo sognatori, non siamo idealisti che rallentano i lavoro dei professionisti o malfidati che contestano tutto. Abbiamo ragione e dobbiamo continuare le nostre battaglie, fino alla vittoria. Per troppi anni la gestione della monnezza nel Lazio è stata fonte di guadagno per pochi a discapito di tutti gli altri. La notizia di oggi ci grida in faccia che è ora di dire basta. Basta davvero!”.
“Apprendiamo dalla stampa dell’arresto, anche per questioni legate alla discarica di Civitavecchia, dell’amministratore della MAD Walter Lozza, e della dirigente della Regione Lazio, Flaminia Tosini, anche attuale vicesindaco del PD nel Comune di Vetralla, ed ex assessore all’ambiente a Civitavecchia sempre tra le fila del PD con l’allora sindaco Tidei – dichiarano invece dal gruppo Cinque Stelle –Come Movimento 5 Stelle Civitavecchia non proviamo né stupore né rammarico. Anzi abbiamo sempre avuto forti perplessità sull’operato della dirigente in questione, relativamente a molteplici vicende che hanno interessato il nostro territorio e, in particolare, sulla questione della discarica di Fosso del Crepacuore. Ricordiamo che, alla fine del 2015, fu proprio la Tosini, con un assurdo colpo di mano, a togliere la gestione della discarica ad HCS per affidarla, senza alcuna evidenza pubblica, proprio alla MAD. Quell’operazione, che negli anni successivi ha inevitabilmente incrementato i guadagni della MAD, rischiò fortemente di precipitare Civitavecchia nell’emergenza rifiuti, suscitando la triste tifoseria dell’allora deputata PD Tidei, che annunciava il provvedimento regionale su Facebook dopo solo 13 minuti dall’invio della comunicazione da parte della Regione e prima ancora che fosse registrata al protocollo del Comune. Quei fatti furono anche oggetto di un esposto dell’ex Sindaco Antonio Cozzolino e dell’ex Assessore Alessandro Manuedda, con il quale si evidenziava la necessità di verificare la legittimità dei  provvedimenti relativi alla discarica di Crepacuore e l’eventuale sussistenza di un conflitto d’interessi dell’ing. Tosini.  Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso, individuando eventuali responsabilità che potranno coinvolgere anche altri soggetti e siamo sicuri che da oggi la nostra città avrà qualche possibilità in più di evitare soprusi ambientali calati dall’alto”.