CIVITAVECCHIA – Dall’Associazione Antimafia Antonino Caponnetto riceviamo e pubblichiamo:
“Siamo venuti a conoscenza, con non poco sconcerto, della pubblicazione dell’annuncio di vendita da parte dall’agenzia Cialdi di Civitavecchia del terreno del campeggio La Frasca. ‘Immerso nella quiete e nel verde di una pineta di 40 ettari”, si legge nell’annuncio, “il camping in vendita si estende per circa 18 ettari e si affaccia direttamente sul mare a nord di Civitavecchia a circa 8 km dal centro abitato. Si estende per 1200 metri fronte mare. Il fronte spiaggia del camping è in parte roccioso e in parte sabbioso. La società venditrice ha ottenuto il permesso di costruire per la realizzazione di bar/ristorante, market, gruppi bagni (6), piscina laguna, attività sportive. Il campeggio è completamente da realizzare e viene venduto il terreno con il permesso a costruire già rilasciato. Il prezzo richiesto è di € 5.600.000,00 trattabili’.
Come già denunciammo all’epoca, definendola ‘una vendita inquietante’, non si comprende come un’area rientrante nei “beni immobili di pubblico interesse” e addirittura facente parte di un area dichiarata Monumento Naturale, non solo sia stata sottratta a detto ‘pubblico interesse’ per essere ceduta ad una società privata, ma venga addirittura messa sul mercato tramite un semplice annuncio.
Annuncio che, non si sa bene chi e perché, come la notizia ha iniziato a diventare di pubblico dominio, ha provveduto a far sparire dalla rete.
Una condotta che aumenta le perplessità su tale vicenda, ma del tutto coerente con il calibro dei personaggi che dietro tale operazione si muovono che, come le cronache attestano, sono decisamente non nuovi a speculazioni e cementificazioni, ben introdotti nella burocrazia regionale e avvezzi ad aggirare le norme. E d’altronde da anni la stampa segnala la criticità e l’opacità di operazioni riferibili ai protagonisti anche di questa storia.
Un vicenda che sconcerta anche, e soprattutto, perché, da quanto ci risulta, è ancora in corso presso il tribunale di Civitavecchia un procedimento (r.g.2221/2017) per chiarire la reale legittimità di tale vendita. Ed in tal senso sarebbe importante sapere anche che fine ha fatto l’inchiesta penale depositata presso la Procura di Roma ed anche, qualora si fosse giunti ad un improbabile archiviazione, quali siano le motivazioni della stessa.
Ad oggi quello che è indubbio è che ci troviamo dinanzi ad un operazione speculativa, che provvederemo a portare a conoscenza della Corte dei Conti, che rappresenta un enorme guadagno per chi la effettua (area stimata nel 2004 €.4.280.000,00, acquisita nel 2014 a €. 728.000,00 e ora messa in vendita a €. 5.600.000,00 trattabili), ma uno schiaffo alla comunità civitavecchiese che l’area della Frasca tutta (campeggio compreso) considera ‘luogo del cuore’.
Un operazione speculativa nel corpo vivo della città che le Istituzioni tutte, Amministrazione Comunale in testa, nelle more dei risvolti giudiziari, sono chiamate a fermare pena la perdita di credibilità delle stesse come organo di governo degli interessi collettivi piuttosto che di quelli di pochi impudenti affaristi”.
Associazione Antimafia Antonino Caponnetto