Bollette Acea, Unione Popolare: ” L’acqua non è merce su cui trarre profitto a spese dei cittadini”

CIVITAVECCHIA – “Migliaia di famiglie civitavecchiesi stanno ricevendo in questi giorni bollette della fornitura idrica della soc. Acea con importi sorprendentemente alti, più che triplicati rispetto a quanto pagano normalmente.
Le bollette contengono calcoli che si riferiscono a tariffe aumentate e a conguagli per mesi precedenti, ma non rendono chiare le motivazioni per cui si applica l’aumento.
Lo sportello per il pubblico, aperto inizialmente dopo il trasferimento della gestione del servizio idrico ad Acea Ato2, è stato chiuso e le persone, specie gli anziani, non sanno a chi rivolgersi.
Acea non informa la cittadinanza né l’Amministrazione comunale si sente in dovere di fornire chiarimenti di un tale generalizzato ed inaspettato onere e non chiama la società di gestione alla trasparenza degli atti e a rendere pubbliche le dovute informazioni.
Cresce perciò la confusione sul perché degli aumenti e insieme l’indignazione di molte famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e si vedono imporre a sorpresa un ulteriore ingente esborso da pagare per un servizio indispensabile.
Ricordiamo che l’acqua non è una merce su cui trarre profitto a spese dei cittadini, ma un bene comune necessario alla vita cui tutti hanno diritto, come sancisce il referendum vittorioso sull’acqua pubblica del 2011.
Invitiamo perciò l’Amministrazione comunale a chiarire alla cittadinanza urgentemente i motivi di un così pesante aumento dell’importo delle bollette idriche e nel contempo, ad avviare una trattativa con Acea ATO 2 affinché, visto che il Comune di Civitavecchia è stato costretto a suo tempo a forza di legge a cedere il proprio servizio idrico, si pretenda almeno l’apertura di uno sportello della società attivo sul territorio per almeno due giorni a settimana

Civitavecchia Popolare