CIVITAVECCHIA – “Villa pulcherrima cingitur viridissimis agris, imminet litori, cuius in sinu fit cum maxime portus”. Inizia con uno dei più importanti tesori nascosti nostrani la nuova rubrica di Centumcellae News, “Conosci Civitavecchia?”, volta a scoprire quei luoghi di grande pregio storico e culturale di cui spesso i Civitavecchiesi ignorano anche l’esistenza e che potrebbero rappresentare invece una formidabile fonte di turismo e sviluppo.
“Una villa bellissima cinta da campi verdissimi, che domina la spiaggia, nel cui seno si sta ora costruendo un porto”. Ed in qualche modo sono ancora veritiere le parole che Plinio il Giovane scriveva quasi 2000 anni fa nel suo panegirico all’imperatore Traiano: la villa civitavecchiese dell’imperatore è ancora circondata dal verde, in una zona incolta e abbandonata fra la Scuola di Guerra e l’Ospedale San Paolo. La villa è un patrimonio archeologico inestimabile, che correda le già eccezionali Terme taurine e che, come per molte altre meraviglie del nostro territorio, è gettato nell’incuria.
L’ultimo a preoccuparsene fu forse Antonio Manunta, nell’ormai lontano 2010. Inviando alle redazioni foto aeree della zona, Manunta scriveva: “Si possono vedere la base del peristilio, la probabile piscina, l’abside circolare e probabili ambienti termali, visto che si trovava a metà strada fra Terme e porto come descritto da Plinio il Giovane. Tali elementi sono evidenti, dall’alto e da vicino. In quei terreni sino al 1996 non esistevano costruzioni. Le foto attuali dimostrano, invece, che molte case son state costruite anche a ridosso della Villa di Traiano e altre se ne vorrebbero edificare intorno”. Ma dopo di ciò? Nulla. La villa è di nuovo sparita fra i cespugli e le erbacce che ne impediscono la vista, inghiottita dal cemento degli edifici troppo alti, dimenticata da tutti, sconosciuta ai più.
Cosa si potrebbe fare con un patrimonio del genere? Forse dovremmo chiederlo al Museo Civico Archeologico Villa Di Traiano di Arcinazzo, che apre ogni giorno al pubblico le proprie meraviglie tanto simili alle nostre. Civitavecchia potrebbe avere un enorme parco archeologico, che dalle Terme Taurine arriva fin quasi al cuore della città, comprendendo gli straordinari resti della villa imperiale, eppure tutto è lasciato a marcire in una zona disabitata, sconosciuta e invisibile, che priva tutti di una fetta importante della storia della nostra città.
Lorenzo Piroli