ANGUILLARA – Dall’Associazione “Diritti Cittadinanza del Lago” riceviamo e pubblichiamo:
“Assurdo che nel 2020 si pensi ancora di risolvere il problema dei rifiuti di una metropoli come Roma, mettendoli sotto il tappeto, con la scelta medievale di una discarica”.
L’Associazione Diritti Cittadinanza del Lago esprime tutto il dissenso per la scelta della Raggi che ci ha riportato indietro di 40 anni. L’incapacità a dare una risposta sensata al problema rifiuti si ripercuote sulla vita delle persone. I cittadini di Tragliatella e delle zone limitrofe rifiutano questa violenza con cui un’amministrazione sorda alle richieste dei territori.
Non è pensabile che nel 2020 si pensi ancora di risolvere il problema dei rifiuti di una metropoli come Roma, mettendoli ‘sotto il tappeto’, con la scelta medievale di una discarica. Chi partorisce un simile abominio non è degno di amministrare neanche un condominio, figuriamoci se può essere a capo della capitale di uno dei paesi più industrializzati del pianeta.
Erano gli anni settanta quando in località Malagrotta venne aperta quella che è diventata la discarica più grande d’Europa, la vergogna di Roma, un impianto che ha minato un territorio in maniera irreversibile. A sei anni dalla chiusura della discarica di Malagrotta, Roma Capitale, che da 3 anni e mezzo è amministrata dal Movimento Cinque Stelle, non ha fornito alcuna soluzione decente al problema. Una giunta inadeguata, che ha lasciato per tre anni la città in mezzo al caos, e oggi decide di violentare un territorio che ha già pagato troppo sotto il punto di vista ambientale e che non ha neanche una rete fognaria.
Ricordiamo che a poca distanza dal sito individuato a Tragliatella c’è il sito di stoccaggio di scorie nucleari presso lo stabilimento Enea della Casaccia, le antenne di Radio Vaticana, le antenne della Marina Militare di Santa Rosa, le cave di basalto che tanti danni hanno provocato nella popolazione residente, una viabilità inadeguata al traffico di camion che transiteranno per la Braccianese e per via di Tragliatella.
Aver segnato una casella su una piantina, senza aver contezza delle problematiche che attanagliano il quartiere da anni, non è amministrare, ma giocare sulla pelle dei cittadini. La sindaca Raggi, se insiste su questa linea, deve dimettersi, e lasciare amministrare la città a qualcuno che è in grado di farlo.
Ma il problema non è solo il sindaco di Roma. Se si è arrivati a proporre questa soluzione, la colpa grave è anche dell’ignavia di chi fino a oggi non ha creduto agli avvertimenti lanciati da cittadini e comitati. Per questo chiediamo a tutti gli attori coinvolti, la Regione Lazio, la città Metropolitana, i comuni limitrofi, in primis Anguillara Sabazia, Cerveteri e Fiumicino, di fare fronte comune per evitare questo scempio.
Chiediamo a Sabrina Anselmo, sindaco di Anguillara Sabazia, e consigliere metropolitano con delega alla tutela del Territorio, al consigliere regionale Emiliano Minnucci, membro della X Commissione, con competenza sui rifiuti, al sindaco di Fiumicino Esterino Montino, a tutti i cittadini e comitati, di fare fronte comune contro questa assurda decisione. Valuteremo la serietà e la coerenza di chi ha possibilità di intervenire nella questione non da semplici comunicati, ma dalle azioni che concretamente metteranno in atto a tutela del territorio e dei cittadini da loro rappresentati”.
Associazione “Diritti Cittadinanza del Lago”