CIVITAVECCHIA – “Si è tenuta questa mattina la Commissione regionale congiunta Trasporti-Attività produttive, nella quale sono state audite molte delle realtà produttive del territorio, tra cui quelle legate strettamente al processo di dismissione del carbone, Enel e Tirreno Power, ma anche Unindustria, Feder Lazio, Lega coop, CNA, le associazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Usb, l’Autorità portuale, il Sindaco di Civitavecchia e soprattutto la sottosegretaria del Mise, Alessandra Todde.”
Inizia così la dura nota con cui il consigliere regionale Gino De Paolis denuncia il comportamento inaccettabile da parte di Enel in merito al futuro del sito produttivo dei Torre Valdaliga Nord, invocando un confronto pubblico che coinvolga cittadini e istituzioni.
“Dalla riunione – spiega infatti De Paolis – è emerso con chiarezza che mentre si parla di generico coinvolgimento del territorio per un piano di sviluppo strategico che riguarda l’intera area, Enel, a cui si aggiunge l’ulteriore progetto di Tirreno power, è già un pezzo avanti nell’iter autorizzativo. Detto in altri termini, mentre da una parte chi ha tenuto sotto scacco occupazionale la città negli ultimi 70 anni, producendo un inquinamento senza eguali nel territorio, rassicura che sarà un cambiamento produttivo realizzato con un processo pubblico trasparente e rispettoso delle esigenze della cittadinanza, dall’altra procede spedita nel suo percorso autorizzativo a livello governativo rimandando a un domani, probabilmente a cose fatte, quello che dovrebbe già essere in corso. Un aspetto tanto grave quanto inaccettabile. Una strada percorsa con arroganza e senza rispetto del territorio. Oggi abbiamo dunque ribadito che al domani occorre guardare con serietà, che i tavoli servono se si mette sul piatto la realtà e che serve progettare investimenti utili ad un modello di sviluppo sostenibile che duri 50 anni. Occorre parlare di come avvalersi delle nuove tecnologie che l’Europa promuove, dalle quali invece sembra volersi escludere prepotentemente Civitavecchia. Parliamo di opportunità, per i giovani e i meno giovani, di lavoro stabile e sicuro e non di mezze promesse che mortificano Civitavecchia e l’intero comprensorio”.
“Non è più il tempo dell’ambiguità dunque – conclude De Paolis – ma quello della responsabilità: le risorse ci sono perché arriveranno dall’Europa, con Recovery Fund e con la Programmazione dei prossimi 7 anni, la crisi morde, la pandemia peggiora la situazione. Serve dunque metterci a lavoro tutti insieme per avere voce in capitolo sulla nostra città. L’occasione di oggi quindi è da considerarsi solo il punto di partenza, per ricominciare da capo, raccogliendo subito l’appello a un confronto pubblico che coinvolga tutti a partire dai cittadini”