CIVITAVECCHIA – Il TAR del Lazio ha definitivamente accolto il ricorso per la TIA 2011 istituito dal Consiglio Comunale di Civitavecchia, con la sentenza n.2475/2014 il Collegio ha infatti avallato le argomentazioni delle Associazioni Ascom e Codacons e ritenuto non meritevoli di accoglimento le giustificazioni del Comune a sostegno dell’impugnato aumento straordinario della tariffa rifiuti. La sentenza del TAR afferma infatti che “eventuali aumenti di tariffa sono possibili solo a copertura di maggiori costi, inaspettati e imprevedibili, indipendenti dalla condotta della società che gestisce il servizio”.
La sentenza decisiva pone finalmente fine alla battaglia dei cittadini di Civitavecchia contro la delibera comunale impositiva dell’assurdo aumento della TIA 2011. Altro elemento di discussione è stata la TIA del 2009, rispetto alla quale il Codacons diffida il Commissario Prefettizio a rinunciare ad emetterne la fatturazione. L’Associazione si vedrà costretta, in tal caso, a prendere in considerazione la possibilità di intraprendere un nuovo ricorso a tutela dei cittadini. Il Codacons Lazio, nella persona della dottoressa Sabrina De Paolis, si è immediatamente confrontata con il Viceprefetto Santoriello al fine di verificare la capacità di Hcs di poter restituire le somme illegittimamente incassate dalla holding e concordare le modalità di restituzione, il Commissario darà una risposta all’Associazione entro martedì 11 marzo.
Di diverso parere è Salvatore Andrea Renda, presidente di Seapress SNC, secondo cui se la TIA 2011 sarà definitivamente annullata, si determinerà una sopravvenienza passiva nel bilancio del soggetto gestore del servizio rifiuti, quelle sopravvenienze, una volta accertate definitivamente, andrebbero a far parte del piano finanziario della Tari 2014 (ex TIA, ex Tares). Praticamente se i civitavecchiesi non dovessero pagare la TIA 2011 dovranno pagare lo stesso identico importo nella TARI 2014 in base alla Legge (L. n. 147, art. comma 683). Insomma i costi del 2011 non si smaterializzeranno senza che nessuno si accolli quel costo. E gli unici che, in base alla Legge, possono pagare sono purtroppo gli utenti.
L’unico modo utile per Renda è di “inserire nel “sistema-Comune nuove entrate di natura extra-tributaria in grado di compensare il costo aggiuntivo della Tia 2011 attraverso una convenzione tra Comune e Porto per la ripartizione delle imposte e tasse applicate a passeggeri e merci. […] Quello combinato in Hcs tra il 2009 ed il 2011, rappresenta un “dramma” collettivo da cui non si uscirà senza sacrifici e sofferenze per l’intera Città. E più tempo passerà senza prendere decisioni strutturali e più pesante sarà la situazione da affrontare.”