Dichiarazione del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres sulla situazione umanitaria a Gaza:
“Il sistema umanitario a Gaza sta affrontando un collasso totale con conseguenze inimmaginabili per oltre 2 milioni di civili.
Con l’intensificarsi dei bombardamenti, i bisogni diventano sempre più critici e colossali.
Prima dell’inizio delle ostilità, circa 500 camion al giorno entravano a Gaza.
Negli ultimi giorni, sono entrati in media solo 12 camion al giorno, nonostante le necessità siano molto più elevate che in passato.
Inoltre, le forniture che sono arrivate non includono il carburante per le operazioni delle Nazioni Unite, che è essenziale anche per alimentare gli ospedali, gli impianti di desalinizzazione dell’acqua, la produzione di cibo e la distribuzione degli aiuti.
Data la situazione disperata e drammatica, le Nazioni Unite non saranno in grado di continuare a fornire aiuti all’interno di Gaza senza un cambiamento immediato e fondamentale nelle modalità di ingresso degli aiuti.
Il sistema di verifica del movimento delle merci attraverso il valico di Rafah deve essere adeguato per consentire a molti più camion di entrare a Gaza senza ritardi.
Dobbiamo soddisfare le aspettative e i bisogni fondamentali dei civili di Gaza.
Gli aiuti umanitari salvavita – cibo, acqua, medicine, carburante – devono poter raggiungere tutti i civili in modo rapido, sicuro e su larga scala.
Accolgo con favore il crescente consenso globale per una pausa umanitaria nel conflitto. Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco umanitario, per il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e per la consegna di forniture salvavita nella misura necessaria.
La miseria cresce di minuto in minuto.
Senza un cambiamento fondamentale, la popolazione di Gaza dovrà affrontare una valanga di sofferenza umana senza precedenti.
Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Questo è il momento della verità. La storia ci sta giudicando tutti”