CIVITAVECCHIA – In seguito a colloqui tecnici con la Asl Roma 4 e agli aggiornamenti forniti sulle analisi condotte sull’attuale qualità dell’acqua, il sindaco di Civitavecchia ha aggiornato l’ordinanza emanata ieri, 12 giugno 2023, restringendo l’area inclusa nel divieto di utilizzo per scopi potabili (bere e cottura alimenti) e inserendo nel nuovo elenco solo le zone alimentate dall’Acquedotto del Mignone che, nello specifico, comprendono: quartiere San Liborio (zona alta); zona alta di via Nuova di San Liborio; zona di via Terme di Traiano alta tra strada della Ficoncella e via Leopardi, comprese tutte le vie che originano in questo tratto da via Terme di Traiano; strada della Ficoncella; via Guastatori del Genio; via del Casaletto Rosso; via Monsignor Vito Mandolini; zona alta Strada delle Boccelle; via Mercuri.
Resta escluso dall’ordinanza il Presidio Ospedaliero San Paolo in quanto servito dall’Acquedotto Peschiera (95%) e per una quota minima dal Mignone (5%).
Secondo l’ordinanza, oltre ad adottare provvedimenti immediati per far rientrare l’acqua nei parametri di legge, ACEA ATO 2 s.p.a. – Gestore del Servizio Idrico del Comune di Civitavecchia – dovrà porre idonea cartellonistica informativa di non potabilità sulle fontanine pubbliche e/o punti di prelievo idrico delle zone interessate dall’ordinanza sindacale e predisporre un approvvigionamento alternativo di acqua potabile mediante autobotti alla popolazione e agli esercizi pubblici della zona interessata.
Il sindaco ricorda infine alla popolazione e agli esercizi pubblici delle zone interessate dalla non potabilità dell’acqua, che la bollitura non la renderà utilizzabile a scopo alimentare