CIVITAVECCHIA – “Sono ormai due settimane che la città sta aspettando di visionare il Piano di dismissione della centrale Torrevaldaliga Nord, che, secondo le prescrizioni AIA, Enel dovrebbe avere trasmesso entro il 30.06.2024. Sul sito del Ministero infatti non ve ne è traccia, cosa già abbastanza strana considerando l’importanza della tematica.
Nel frattempo, sulla stampa locale, continua lo stillicidio di notizie circa il destino di Torrevaldaliga Nord. Un giorno si parla di idrogeno da biomasse e un giorno di smaltimento dei rifiuti, mentre è di ieri l’informativa dell’On.le Marietta Tidei secondo cui la data per il fuori servizio della centrale sarebbe stata fissata nientemeno che al prossimo 15 luglio. Una notizia che ovviamente sta generando grande allarme tra i lavoratori coinvolti, e bene ha fatto la consigliera a richiedere una immediata audizione di Enel presso la Commissione Sviluppo economico della Regione Laizo, da riunire alla presenza delle istituzioni locali e delle forze sociali.
Nel frattempo, nulla è dato sapere circa i lavori della cosiddetta “task-force” istituita nell’ambito del Comitato ministeriale di coordinamento per il rilancio produttivo e la tutela dell’occupazione nella fase del post carbone, al fine di affrontare in maniera più snella la fase di confronto con le aziende pronte a investire nel territorio. Anche in questo caso, occasionalmente, sono apparse sulla stampa generiche notizie su questa o quella opportunità di sviluppo, ma al momento nulla di ufficiale è ancora stato comunicato.
Crediamo che ce ne sia abbastanza affinché dopo 4 mesi di lavoro la stessa task-force metta a conoscenza la città dei risultati raggiunti, anche alla luce dei programmi Enel di dismissione dell’impianto. Tanto più ora che si è completato l’insediamento della nuova Giunta, alla quale chiediamo quindi di farsi parte attiva con il Ministero per una urgente convocazione dell’intero Comitato di coordinamento.
Anche perché, nel frattempo, sono ben noti i risultati che si vanno delineando nel parallelo tavolo ministeriale istituito per il phase-out della centrale a carbone di Brindisi. Nell’ultima riunione di ormai un mese fa, la città pugliese non ha infatti ottenuto solo un Accordo di programma per il territorio, obiettivo che a Civitavecchia si insegue da anni, bensì la presentazione di effettivi progetti aziendali per la creazione di un polo per le grandi carpenterie (Scandiuzzi), per la produzione di pale eoliche innovative (ACT Blade, con Invitalia), per lo sviluppo della logistica (Grimaldi) e per un impianto per il riciclo del materiale proveniente dalle pale eoliche a fine vita (Greenthesis). Iniziative concrete quindi, in grado di garantire lavoro, alle quali va inoltre aggiunta la disponibilità di altre importanti società (Renantis e Fincosit) ad attrezzare e gestire un’area portuale per la realizzazione dei floaters, ovvero le basi per gli impianti eolici offshore galleggianti.
In tutta evidenza un piatto assai ricco, che testimonia della differenza al momento esistente tra le due realtà. Così non può quindi continuare, è ora che Civitavecchia e i lavoratori delle centrale di Torrevaldaliga Nord abbiano le risposte che servono”. Lo dichiara Roberto Bonomi, USB Civitavecchia