ROMA – Venerdì 26 maggio è sciopero di tutte le categorie contro il governo Meloni e le politiche di precarizzazione e flessibilizzazione che stanno devastando lavoratori e lavoratrici da trent’anni a questa parte, con la complicità dei sindacati confederali.
“In Italia i salari sono fermi da trent’anni, aggravati ora dall’economia di guerra che stanno portando avanti, tutti compatti, partiti di centro destra e centro sinistra con l’invio di armi all’Ucraina. La scelta dell’Italia, de facto di entrare in guerra, si traduce da un lato con il sostegno alla guerra, invece di perseguire una via diplomatica e di pace, e dall’altro ha delle ripercussioni a cascata all’interno del Paese stesso con un’ inflazione stabile all’8% e di conseguenza un peggioramento generale della vita delle persone con il carovita.” affermano gli attivisti di Potere al Popolo.
Potere al Popolo sostiene convintamente lo sciopero indetto dall’ USB Unione Sindacale di Base.
“Crediamo sia necessario invertire la rotta: pretendiamo un salario minimo di 10 euro l’ora (per questo abbiamo depositato in Cassazione la legge di iniziativa popolare) adeguamento dei salari al costo della vita, interrompere immediatamente l’invio di armi e destinare invece i fondi alla popolazione dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione o più precisamente dalle scelte scellerate del Partito Democratico che negli anni invece di mettere in sicurezza il territorio ha continuato a investire sul cemento.” proseguono gli attivisti.
“Inoltre, durante la giornata di sciopero continueremo a mobilitarci contro la Ztl, una delibera “anti-inquinamento” che andrebbe a bloccare e penalizzare migliaia di lavoratori e famiglie nel quadrante est della città, scaricando le colpe di un sistema produttivo al collasso e dannoso per l’ambiente sulle fasce popolari. Non saremo noi a pagare la crisi ecologica che hanno creato!”
Intanto a partire da agosto il prezzo del biglietto per il trasporto pubblico a Roma aumentarà, ribadiamo con forza l’urgenza di investire in un trasporto pubblico, capillare e efficiente, stabilizzando i lavoratori precari del settore.
Continua la nostra opposizione al governo Meloni e alla guerra e la lotta per un salario dignitoso a 10 euro l’ora, contro la nuova ztl e per un trasporto pubblico e gratuito, ci vediamo in corteo il 26 maggio alle ore 10 a Largo Ataturk (Eur).