Nulla da fare per il referendum abrogativo sulle trivelle. Il quorum necessario per determinare la validità della votazione non si è raggiunto. Si è votato in un’unica giornata dalle 07.00 alle 23.00.
I dati forniti dal Ministero dell’Interno tracciano, per Civitavecchia, un dato non difforme da quello nazionale. Nella prima rilevazione delle 12.00, rispetto al dato nazionale dell’ 8,36, c’era stato, per la nostra città, un confortante 9,39 di affluenza. Doccia fredda però con la seconda rilevazione, quella delle 19.00: addirittura un calo di un punto percentuale rispetto al dato nazionale, ovvero il 23,48 contro il 22,45 di Civitavecchia.
A poco sono bastati gli accorati appelli, nelle successive quattro ore, per determinare uno spostamento di trend che fin dall’apertura dei seggi era stato costante. La straordinaria partecipazione del referendum del 2011 non è stata bissata. Il dato definitivo di Civitavecchia, pubblicato sul sito del Viminale intorno alle 23,30, parla di un 33,30 per cento di affluenza. Un punto percentuale in più del dato nazionale, fermo al 32,18.
Con il conteggio ancora in corso, su scala nazionale i “Si” hanno raggiunto circa l’85% dei consensi. Rimangono da scrutinare le 1377 “sezioni” estere, che comunque non saranno determinanti per il raggiungimento del quorum.
Interessante anche il dato sull’affluenza dei comuni del comprensorio: Allumiere ha superato il 37% di affluenza; Tolfa il 34,62%; Santa Marinella il 30,22%; Ladispoli il 30% e Cerveteri il 32%.
Ismaele De Crescenzo