“CGIL CISL UIL di categoria, a livello nazionale, nella riunione tenutasi il 23 maggio u.s., hanno contestato il piano di riorganizzazione presentato da Tirreno Power a partire dalla quantità degli esuberi dichiarati, che – in maniera consistente – interessano la centrale di TVS di Civitavecchia.
Nei prossimi giorni le OO.SS. nazionali di categoria, nell’ambito dello stato di agitazione già indetto, definiranno le modalità di mobilitazione dei lavoratori di Tirreno Power che – per quanto attiene al territorio di Civitavecchia – saranno sicuramente sostenute da un’azione confederale unitaria tesa a dare il massimo sostegno alla vertenza, in difesa dell’occupazione.
Come abbiamo ripetuto molteplici volte, infatti, il nostro territorio – già segnato da un dramma occupazionale socialmente insopportabile e da troppe situazioni di crisi – deve difendere con le unghie e con i denti tutte le attività produttive e tutti i posti di lavoro esistenti.
Sotto questo aspetto ritengo che il primo atto amministrativo del futuro Sindaco dovrà essere quello della istituzione di una Taske Force da utilizzare per affrontare le tante emergenze del lavoro presenti sul territorio (Da Tirreno Power a Privilege, a Elia Ambrosetti, e molte altre). La vicenda Tirreno Power rimanda, però ed insieme, ad un altro tema che è quello di pretendere da ENEL e Tirreno Power la disponibilità ad investire per una strategia di “rilancio, riqualificazione e riconversione” del polo energetico di Civitavecchia, da orientare prevalentemente verso l’utilizzo delle fonti di produzione verdi e pulite, senza aspettare il “fine ciclo” della centrale a carbone di TVN. Possiamo anche chiedere ad ENEL di farsi carico degli eventuali esuberi di Tirreno Power, provando a forzare su impegni che erano contingentati in un tempo già esaurito, ma la vera sfida è quella di pretendere investimenti in ricerca e innovazione per difendere oggi l’occupazione e dare un futuro al nostro territorio e al lavoro.”
Il S.G. CdLT CGIL “Roma Nord Civitavecchia” Cesare Caiazza