TOLFA – Taglio indiscriminato di alberi a Tolfa. E’ quanto denuncia il Gruppo di Intervento Giuridico odv, con specifico riferimento agli arbusti eliminati su viale Italia che il Gruppo ha voluto portare all’attenzione del Comune, del Ministero alla Cultura e alla Soprintendenza, per chiedere chiarimenti.
“A partire dal mese di aprile 2021 – si legge in una nota del Gruppo d’Intervento Giuridico – l’Amministrazione comunale di Tolfa ha deciso di tagliare molti rigogliosi alberi lungo il Viale Italia, nel centro cittadino. Nessuna motivazione nota. Nessuna risposta neanche alle richieste di informazioni (2 aprile e 19 luglio 2021) inoltrata dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico – Lazio. Una nuova istanza (25 agosto 2021) inoltrata al Comune di Tolfa, al Ministero della Cultura e alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha portato la Soprintendenza a coinvolgere i Carabinieri Forestale e ad avviare una procedura di accertamenti che dovrebbe giungere all’accertamento di quanto accaduto e a eventuali sanzioni. La Soprintendenza ha chiesto (nota prot. n. 7963 del 13 settembre 2021) al Comune di Tolfa ‘un pronto riscontro in merito all’accaduto e alle motivazioni che hanno portato all’abbattimento dei suddetti esemplari, per verificare – per quanto di competenza – la procedura seguita’ e ai Carabinieri Forestale ‘un’attestazione circa la specie, l’età e ogni altro elemento utile per giudicare l’eventuale pregio naturalistico degli esemplari abbattuti’. Infatti, ‘le alberature abbattute si trovavano nel tratto compreso tra il Teatro Comunale e l’angolo di Via Camillo Benso Conte di Cavour’, tuttavia ‘ad oggi non è stata presenta alcuna richiesta di autorizzazione, né paesaggistica – né monumentale, da parte del Comune (o di altro ente manutentore della strada) per detto intervento'”.
“Si deve ricordare – prosegue la nota – che la realizzazione del Viale d’Italia appare risalire nel tempo, quindi, oltre gli effetti positivi della presenza di alberi in un’area del centro cittadino ai fini dell’ossigenazione, sanitari e della mitigazione della calura nel periodo estivo, il Viale d’Italia e i singoli alberi possono essere qualificati ‘bene culturale’ (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e – come ha confermato la Soprintendenza – ‘non è intervenuta alcuna verifica di interesse culturale ex art. 12 del D.les 42/04 per il Viale’, procedura che avrebbe potuto dichiararne il mancato interesse culturale. Per giunta, i tagli degli alberi sono avvenuti in primavera, in pieno periodo della nidificazione dell’avifauna, quando tagli e potature non dovrebbero esser fatti per non arrecare danno e disturbo alla fase riproduttiva (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.). E tagli ripetuti di alberi e alberature cittadine – non si sa in base a quali motivazioni e fornite di quali eventuali autorizzazioni – risultano avvenuti negli anni scorsi anche in altri centri storici della Tuscia, come Tuscania, tutelata con specifico vincolo paesaggistico per gran parte del territorio comunale: è bene ricordare che gli alberi non sono dei banali arredi urbani, non sono delle panchine, non sono dei cestini per i rifiuti, che possono esser rimossi a piacimento. Oltre a fornire ossigeno e a far respirare i centri abitati, ne costituiscono parte importante del valore culturale e ambientale e sono difesi dalla specifica normativa di tutela”.