USB: “Post carbone, accelerare anche sull’istituzione della ZLS”

CIVITAVECCHIA – “Lo sviluppo economico e occupazionale di Civitavecchia dei prossimi anni dipenderà da tante e complesse variabili, tra le quali non va dimenticata l’attesa istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) per il Lazio: uno strumento per lo sviluppo di grande importanza che però non riesce ancora a decollare.

In realtà, come sappiamo, la ZLS per il Lazio era già stata licenziata dalla Giunta Zingaretti nel febbraio 2022, benché interessando un’eccessiva superficie che si era inevitabilmente posta oltre i limiti imposti dalla normativa. Da qui il tavolo con il Ministero della Coesione territoriale e il necessario lavoro di riperimetrazione in cui è attualmente impegnata la Regione Lazio, che oltre a ricondurre l’estensione dell’intervento entro un’area di 5.700 ettari dovrà però considerare anche tutte le novità nel frattempo intervenute.

Parliamo innanzitutto del Decreto sul nuovo regolamento di istituzione delle ZLS, emanato ai primi del marzo scorso, ma anche dell’ufficializzazione dello status di porto “core” della rete transeuropea di trasporto Ten-T ottenuto dallo scalo di Civitavecchia e, nondimeno, dell’inserimento sempre di Civitavecchia nella Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, attraverso cui sarà possibile attivare considerevoli agevolazioni in favore delle aziende interessate ad investire.

Tutti elementi che andranno opportunamente integrati nella nuova proposta e che in definitiva, rispetto alla precedente versione, dovrebbero condurre a un rafforzamento del ruolo di questo territorio.

Le ZLS, che come è noto sono espressamente destinate allo sviluppo di porti, aree retroportuali e piattaforme logistiche, rappresentano una leva fondamentale per favorire la crescita economica e l’insediamento di nuove imprese. Senza dimenticare la possibilità di istituire nel loro ambito anche zone franche doganali. In tal senso, mentre l’intero sud Italia si avvantaggia già degli incentivi attivati dal Governo, è assolutamente urgente che anche Civitavecchia possa avvalersi di una simile opportunità, anche al fine di contribuire alla soluzione della crisi occupazionale dell’indotto Enel. Una crisi che rischia di precipitare con l’anticipazione annunciata del phase-out.

Per questo intendiamo sollecitare l’Amministrazione Comunale ad attivarsi su questa importante tematica, verso il Ministero per la Coesione territoriale ma soprattutto nei confronti della stessa Regione Lazio, che con l’assessore Rinaldi sta seguendo l’iter del provvedimento. Giacché se c’è consapevolezza del lavoro occorrente e se abbiamo altresì apprezzato gli impegni su Civitavecchia della Vicepresidente Angelilli e dello stesso Ministro Urso, arrivati a questo punto vorremmo anche capire i nodi che ancora non consentono l’istituzione della ZLS Lazio.

Come ci si ripete ogni volta ai tavoli di confronto, il tempo sta ormai scadendo. Anche sulla ZLS è quindi necessaria una accelerazione, che speriamo potrà essere annunciata già nell’audizione presso la XI Commissione della Regione Lazio prevista per prossimo 30 luglio proprio sulle problematiche connesse al fine carbone a Torrevaldaliga Nord”

USB Civitavecchia