Ruolo Protettivo di una Dieta Anti-Inflammatoria nella Mitigazione dei Rischi per la Salute Legati all’Inquinamento Atmosferico anche a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Dal Dottor Giovanni Ghirga riceviamo e pubblichiamo

Una dieta antinfiammatoria ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, olio extravergine di oliva, tè verde, noci e semi è particolarmente consigliata in aree inquinate come Civitavecchia. 

 

Questi alimenti, infatti, grazie alle loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, possono aiutare a contrastare gli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute, riducendo l’infiammazione cronica e supportando il benessere generale.

Sia l’esposizione a breve termine che quella cronica a materiale particolato con un diametro di meno di 2,5 micrometri (PM2.5) ha dimostrato di aumentare il rischio relativo di eventi cardiovascolari, come ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, arresto cardiaco, aritmie, ictus ischemico e, soprattutto, infarto miocardico.

Ricerche suggeriscono che la concentrazione di lipoproteine a bassa densità ossidate nel plasma è positivamente associata all’esposizione cronica all’inquinamento atmosferico. Questa associazione si osserva indipendentemente dai tradizionali fattori di rischio cardiovascolare e dalle terapie per la riduzione dei lipidi. 

Livelli più elevati di esposizione al PM2.5 sono stati correlati a compromissioni nella funzionalità delle lipoproteine ad alta densità, a livelli aumentati di LDL ossidato, a marcatori di infiammazione sistemica elevati come la proteina C-reattiva e a stress ossidativo. In generale, dunque, l’inquinamento atmosferico è associato a un aumento del rischio cardiometabolico.

Sebbene gli effetti cardiovascolari dell’inquinamento atmosferico siano ben documentati, ricerche emergenti evidenziano i suoi impatti neurologici, incluso un’aumento significativo del rischio di demenza. Si è osservato un incremento del 17% del rischio di demenza per ogni aumento di 2 ?g/m³ nell’esposizione annuale al PM2.5.

Alla luce dei risultati di studi appena pubblicati (4), adottare una dieta anti-infiammatoria potrebbe contribuire a mitigare gli effetti nocivi dell’inquinamento, in particolare nelle aree con alti livelli di PM2.5. Tale dieta potrebbe fornire benefici protettivi contro le malattie cardiovascolari e neurologiche indotte dall’inquinamento.

G. Ghirga. Protective Role of an Anti-Inflammatory Diet in Mitigating Air Pollution-Related Health Risks. JAMA Netw Open. Comment https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2822212

  1. Bonanni A, Basile M, Montone RA, Crea F. Impact of the exposome on cardiovascular disease. Eur Heart J Suppl. 2023;25(Suppl B):B60-B64. doi:10.1093/eurheartjsupp/suad069.
  2. Rajagopalan S, Brook RD, Salerno PRV, et al. Air pollution exposure and cardiometabolic risk. Lancet Diabetes Endocrinol. 2024;12(3):196-208. doi:10.1016/S2213-8587(23)00361-3.
  3. Wilker EH, Osman M, Weisskopf MG. Ambient air pollution and clinical dementia: a systematic review and meta-analysis. BMJ. 2023;e071620. doi:10.1136/bmj-2022-071620.
  4. Dove A, Dunk MM, Wang J, Guo J, Whitmer RA, Xu W. Anti-inflammatory diet and dementia in older adults with cardiometabolic diseases. JAMA Netw Open. 2024;7(8):e2427125. doi:10.1001/jamanetworkopen.2024.27125.
Dr. Giovanni Ghirga
Pediatra ISDE, Italia