CIVITAVECCHIA – Un recente studio pubblicato nel gennaio 2012 su “Circulation” suggerisce che l’inquinamento atmosferico può aumentare il rischio di sviluppare diabete ed ipertensione. Queste condizioni, a loro volta, potrebbero predisporre all’aumentato rischio di eventi cardiovascolari acuti quali infarto miocardico, aritmie e morte improvvisa determinati dall’inquinamento stesso. Questo effetto dell’inquinamento atmosferico assume una notevole importanza per il numero di persone esposte e per l’estrema diffusione dell’inquinamento. Questi dati sono una ulteriore conferma dell’ipotesi che una prolungata esposizione agli inquinanti atmosferici porta alla genesi di malattie croniche attraverso meccanismi quali un’infiammazione sistemica, la produzione di sostanze ossidanti, ovvero sostanze capaci di danneggiare i tessuti, ed un’alterazione del sistema nervoso autonomo a sua volta causa di alterata funzionalità dei vasi sanguigni. D’altra parte, se si pensa che le particelle fini ed ultrafini che compongono le polveri inquinanti prodotte dal traffico e dagli impianti industriali sono composte da metalli che, dopo essere state inalati, passano nel sangue e si depositano in tutto l’organismo, si capisce facilmente come ciò possa determinare una infiammazione cronica. E’ come mettere della sabbia in un motore. Per questo motivo l’impegno comune per un ambiente sano non deve mai venir meno e per questo motivo ci auguriamo che l’aumento delle emissioni degli ultimi giorni da Tvn non si ripeta e che i controlli sui fumi delle navi non vengano meno.
Dott. Marco Di Gennaro