“Polveri fini: sempre dannose”

Polveri sottiliCIVITAVECCHIA – L’evidenza del danno prodotto dalle polveri fini o materiale particolato (Pm 2.5 ) è sempre più “evidente”. Un recente studio pubblicato sulla rivista Epidemiology ha, infatti, dimostrato una stretta correlazione tra concentrazioni di polveri ed aumentato rischio di arresto cardiaco a distanza di poco tempo dall’esposizione alle polveri stesse. Come se non bastasse, uno studio pubblicato sul Journal of American College of Cardiology (una delle  più importanti riviste cardiologiche mondiali) nel novembre 2010 ha evidenziato che l’esposizione per un anno all’inquinamento atmosferico da polveri fini è associato con lo sviluppo di una aterosclerosi subclinica così come evidenziato dall’aumentato spessore della parete dei vasi carotidei. Ad ulteriore conferma che non esiste livello di inquinamento che non sia nocivo, gli autori riferiscono che non si è evidenziata una soglia sotto la quale le polveri non fossero dannose. Questi dati, come gli innumerevoli altri accumulatisi in questi anni attestanti lo stretto rapporto tra concentrazione di polveri fini e salute, ci dicono che gli sforzi per ridurre l’impatto ambientale sulla salute devono essere intrapresi a livello di popolazione attraverso iniziative che migliorino la qualità dell’aria per tutti. Ciò è tanto più importante nella nostra città dove la quantità di polveri fini prodotta da varie fonti  in primis le centrali, il porto ed il traffico) è elevata ed i conseguenti danni alla salute evidenti. Per tale motivo la guardia anche rispetto ad eventuali altri attentati alla salute ed all’ambiente del nostro territorio non va mai abbassata.

Dott.  Marco Di Gennaro