CIVITAVECCHIA – Funziona a pieno regime, dal 1° ottobre 2015, l’Ambulatorio medico solidale di Via Santa Fermina 21, presso l’Oratorio dei Salesiani. I medici dell’ambulatorio, coadiuvati da personale infermieristico, offrono un servizio gratuito a tutti coloro che non hanno la possibilità di accedere ai servizi sanitari nazionali: il primo e il terzo sabato di ogni mese, dalle ore 9:30 alle ore 11:30, e in questo periodo, anche ogni sabato per la somministrazione dei vaccini.
Promotore di questo lodevole progetto il Rotary Club Civitavecchia, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e le altre Associazioni di volontariato attive sul territorio. Desiderosi di approfondire i contenuti di questa utile iniziativa a favore delle persone emarginate, la rubrica “Grandangolo” ha voluto rivolgere qualche domanda al Dr. Sebastiano Fava, medico oculista, coordinatore e responsabile del progetto insieme a Lidia Landi, coordinatore degli infermieri.
Chi ha finanziato l’iniziativa?
“Il Rotary Club Civitavecchia che per l’occasione ha messo in campo alcuni professionisti per rendere un servizio professionale a chi ne ha bisogno. Lo staff è formato da un gruppo di medici, soci e non, del Rotary di medicina generale e specialisti: oculista, psichiatra, cardiologo, endocrinologo, chirurgo. Abbiamo anche organizzato un servizio materno infantile, a titolo gratuito, con ginecologo e pediatra coadiuvati da esperti volontari infermieri”.
Come funziona l’Ambulatorio?
“Non è un pronto soccorso. Gli specialisti se lo ritengono necessario indirizzano i pazienti alle strutture pubbliche o private per far eseguire indagini strumentali. Funziona, invece, come punto di prima accoglienza sanitaria per le persone che hanno difficoltà ad accedere, anche da un punto di vista emozionale, alle strutture pubbliche: i senza tetto, purtroppo, non possono curare la propria igiene quotidiana e a causa delle precarie condizioni (spesso risultano maleodoranti) vengono allontanati, senza aver ricevuto le dovute cure. In questa struttura, invece, si sentono a proprio agio, più protetti e soprattutto non vengono respinti. Qui trovano anche l’assistenza psichiatrica che li aiuta a vivere meglio, potendo parlare di sé e dei traumi vissuti nel corso dell’esistenza”.
Come è stata individuata la sede?
“Sapendo che presso l’Oratorio dei Salesiani è offerto da tempo ai poveri il servizio delle docce e della colazione il sabato mattina, ho esposto il progetto dell’ambulatorio medico solidale a Don Enzo, il Parroco dei Salesiani, il quale, apprezzando da subito l’iniziativa, ha messo a nostra disposizione il locale di via Santa Fermina 21 al quale si può accedere anche da Via Buonarroti n. 138”.
Quali sono i progetti per il futuro dell’Ambulatorio medico solidale?
“Realizzare un ambulatorio attrezzato e stabile in un’altra struttura dove tutti i medici possono ruotare a turno per un servizio migliore. Inoltre, è in atto una Convenzione con il Banco del Farmaco per la raccolta dei farmaci da distribuire gratuitamente a tutti i poveri: il 13 febbraio 2016 sarà proprio la giornata dedicata a questa raccolta, con predisposizione di postazioni davanti ad alcune farmacie centrali, dove i cittadini potranno portare i farmaci che non utilizzano più, ovviamente non ancora scaduti, per donarli a chi ne ha veramente bisogno”.
Antonella Marrucci