CIVITAVECCHIA – La Asl Roma 4 replica al Dottor Marco Benedetti dopo le critiche espresse in merito al focolaio di Covid-19 sviluppatosi all’Ospedale San Paolo di Civitavecchia.
“In risposta alla lettera pubblicata mezzo stampa del dott. Marco Benedetti, pervenuta il 5 aprile 2020, avente ad oggetto: “situazione ospedale S. Paolo”, la Asl Roma 4 si sente in dovere di dover specificare e fare chiarezza sui fatti. Come la direzione aziendale si è mossa, quali sono state le misure adottate, sempre in linea con le direttive regionali e nazionali. Ci preme dare informazioni corrette, per il rispetto che abbiamo del lavoro svolto dai nostri medici e operatori, e per la salvaguardia dei cittadini che in questo momento di incertezze non hanno bisogno di sentirsi ulteriormente destabilizzati.
1. E’stato istituito il Gruppo Aziendale per l’emergenza COVID-19 (Del. N. 408 del 2 marzo 2020).
Il gruppo ha elaborato con il supporto dello Spallanzani-Seresmi una procedura per la gestione dei casi sospetti, probabili o confermati di infezione respiratoria da COVID e degli eventuali contatti. Tale procedura è stata trasmessa a tutti i Direttori di U.O.C.
Tra le azioni messe in atto si sottolineano le più importanti ai fini della gestione dell’emergenza quali: percorso pronto soccorso DEA, percorso rianimazione, percorso trasferimento interno di caso sospetto, percorso radiologia, percorso morgue, misure per la riduzione del rischio di trasmissione, utilizzo disinfettanti, riduzione rischio contagio nell’assistenza ad un paziente con infezione da virus respiratori, igiene delle mani, utilizzo corretto dei DPI, decontaminazione ambientale.
L’attuazione della procedura è stata oggetto di monitoraggio da parte dei Direttori delle UOC.
2.Si è proceduto, inoltre a ridefinire l’organizzazione dell’ospedale tramite:
Accorpamento di ortopedia e chirurgia in un’unica area
Blocco dei ricoveri in Medicina e trasferimento temporaneo dei pazienti di area medica COVID negativi in week surgery
Istituzione Medicina no COVID
Istituzione di reparto Medicina COVID
Blocco degli interventi chirurgici programmati ad eccezione dell’oncologia e delle prestazioni del PNE
Chiusura il 10 marzo dell’attività ambulatoriale, ad eccezione delle prestazioni con priorità U e B e di quelle oncologiche, dialitiche e di screening oncologico
Avvio dialisi per paz. COVID positivi presso la piastra ambulatoriale in spazi a pressione negativa
Collocazione di pazienti in stanze singole con bagno dedicato nella piastra ambulatoriale per i pazienti sospetti COVID in attesa di tampone
3.Formazione: è stata avviata una capillare e tempestiva formazione a favore degli operatori, attraverso formazione diretta e invio di materiale informativo continuamente aggiornato.
4. Dispositivi: a fronte della nota carenza iniziale di DPI l’Azienda ha provveduto ad attivare ulteriori canali di approvvigionamento oltre a quelli istituzionali. In tale modo sono stati garantiti i dispositivi previsti dalla normativa a tutti gli operatori ed in particolar modo alle Unità Operative maggiormente esposte.
5. Personale: al fine di garantire l’adeguata assistenza sanitaria l’Amministrazione ha proceduto ad attivare tutte le procedure di reclutamento possibili.
Si è anche provveduto ad assegnare alla Medicina COVID 1 medico, Specialista infettivologo a supporto degli operatori del Reparto e della Direzione Sanitaria Ospedaliera.
6. Sanificazione Presso la struttura ospedaliera vengono effettuate con regolare ciclicità procedure di sanificazione secondo le indicazioni previste dalla Normativa anche con l’utilizzo di strumenti che consentono la vaporizzazione di perossido di idrogeno e ioni di argento che hanno un effetto particolarmente attivo nella disinfezione del CORONAVIRUS. La validità delle misure adottate è stata riconosciuta anche durante un recente sopralluogo dei Vigili del Fuoco.
7. Tamponi :a partire dal 12 marzo tutti gli operatori, partendo dalla Ginecologia-Ostetricia sono stati sottoposti ad esame con tampone. Entro 2 giorni si prevede di concludere l’esame dei tamponi su tutti gli operatori del San Paolo. Alla data di ieri, 07 aprile 2020, sono stati effettuati 410 tamponi al San Paolo, su un totale di 421 operatori sanitari.
Inoltre con nota del 31 marzo, vista l’evoluzione della situazione epidemiologica, onde tutelare tutto il personale sanitario e garantire la salvaguardia dei pazienti è stata data la disponibilità su base volontaria a tutto il personale MMG, PLS, MCA di eseguire il tampone”.
Ufficio Stampa Asl Roma 4