Sanità, Santori: “Ecco le prove, sperperi per milioni di euro”

ROMA “Gli sprechi della sanità laziale proseguono senza sosta e a segnalarlo sono proprio gli stessi pazienti. Documenti alla mano è il caso di una nota ditta ortopedica, che applica due differenti prezzi a seconda che a pagare sia un privato cittadino o direttamente la Asl Roma G che paga lo stesso prodotto il 75% in più. E non è l’unico caso di acquisti di materiale sanitario avvenuti a prezzi nettamente fuori mercato. A questo punto ci chiediamo se il modello dei costi standard, che porterebbe ad un efficientamento dei costi sanitari, sia uno degli obiettivi di questa Giunta o una bandiera da sventolare di tanto in tanto a scopi propagandistici”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della commissione Salute, nel denunciare tramite un’interrogazione il caso di un busto, identificato con il codice 060315003, che costerebbe al privato 151 euro, fatturato invece alla ASL RM G per euro 265,87 (Iva 4% compresa).
“Questo è quanto accade nella Asl Roma G tra Tivoli, Guidonia Montecelio, Monterotondo, Palombara, Subiaco, Palestrina e Colleferro ma già ad aprile ebbi modo di denunciare con un’interrogazione urgente il caso delle sacche di urina, stavolta alla Asl Roma D. Ogni sacca, che a un privato cittadino costava 0,71 centesimi, veniva fatturata alla Asl per euro 3,46. Al Presidente Zingaretti nell’interrogazione si chiede se fosse già a conoscenza della sproporzione tra il prezzo d’acquisto riservato al SSR e quello offerto ai privati, i motivi per cui il controllo effettuato dai sistemi della Centrale Acquisti non abbiano tempestivamente segnalato la discrepanza dei prezzi applicati, se i prezzi applicati alla ASL risultano in linea con il Tariffario regionale (DCA U00112/2011) e infine se intenda denunciare i fatti alla Procura della Repubblica. A breve in qualità di membro della commissione Salute presenterò un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, sempre meglio vederci chiarissimo in queste faccende e soprattutto per evitare milioni di euro di sperperi”, conclude Santori.