Storace interroga Zingaretti sulla Rsa Bellosguardo

ROMA – Il vicepresidente del Capogronsiglio regionale del Lazio e cuppo de La Destra , Francesco Storace, ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della giunta regionale, Nicola Zingaretti, per sapere come “intende intervenire per far luce sulla sconcertante vicenda riguardante la Rsa Bellosguardo di Civitavecchia alla luce dell’inchiesta sui presunti maltrattamenti e decessi sospetti nella struttura che hanno portato all’arresto dei tre responsabili della stessa, Sebastiano Capurso, Michela Capurso e Rosanna Varrone, oltre all’iscrizione nel registro degli indagati della dirigente Asl RmF, Antonella Battilomò”. “In particolare – si legge nell’interrogazione – in considerazione del fatto che nella Rsa erano a conoscenza dei controlli e delle ispezioni della Asl , si chiede di chiarire la posizione del Direttore Generale della Asl Rm F Giuseppe Quintavalle, considerando che lo stesso non solo era nel comitato tecnico scientifico della Unisan, ma presiedeva anche l’associazione SrS (Servizi e Ricerca in Sanità) di cui era vicepresidente Capurso; si chiedono, inoltre, chiarimenti sul perché sia stato mantenuto l’incarico di direttrice del Dipartimento Accreditamenti della Asl RmF alla Battilomo, nonostante avesse ricevuto un avviso di garanzia l’anno scorsò. Storace chiede di sapere, inoltre, ‘se il presidente Zingaretti intenda intervenire con fermezza anche per la struttura di Santa Severa, già oggetto di interrogazioni e mozioni da parte dello stesso capogruppo de La Destra nella passata legislatura, e soprattutto in virtù di precedenti denunce nei confronti di Quintavalle e Squarcione (ex Direttore Generale Asl RmF) i quali, secondo i denuncianti, avrebbero avallato finte ispezioni a Santa Severà. Infine, chiede Francesco Storace nella sua interrogazione, ‘se la Regione Lazio intenda costituirsi parte civile nella vergognosa vicenda riguardante la Rsa Bellosguardo“.