Il Pd si perde nel bosco Enel

CIVITAVECCHIA – Una nota astrusa, che vorrebbe fare chiarezza ma che in realtà non si pronuncia nel merito quella con cui il Partito democratico interviene sulla questione del bosco Enel, tentando più che altro di tenere insieme le differenti linee emerse in questi giorni tra il Sindaco Pietro Tidei da una parte, l’Assessore Roberta Galletta dall’altra; il primo favorevole alla “linea Moscherini” di utilizzare i fondi Enel previsti per l’ormai famoso bosco per la riqualificazione dei parchi attualmente esistenti e la realizzazione di nuovi; la seconda per il pieno rispetto della prescrizione Via che impone quale misura di compensazione della centrale a carbone di Tvn la realizzazione di 40 ettari di bosco nell’area antistante l’impianto elettrico.
Due linee sulle quali il Pd cittadino, in una nota stampa senza firme di organi dirigenti ma siglata genericamente “Partito democratico di Civitavecchia”, non esprime una scelta, limitandosi a sostenerle in sostanza entrambe.
“Crediamo che Civitavecchia abbia ancora disperatamente bisogno di un’area verde attrezzata e fruibile – si legge nella nota – così come previsto nel decreto VIA del 2011, in cui si parlava di un Parco che potesse essere vissuto dai cittadini, con percorsi ‘vita’, in cui unire la cura di sé all’escursionismo, tracciati di mountain bike, aree ricreative i bambini a tema arboreo (Leccio, Quercia, Sughero, Oleandro), addirittura una parete di roccia per il free climbing, un Parco vero insomma. Ci chiediamo come mai si siano chiusi gli occhi nei precedenti cinque anni quando in quell’area Enel depositava scavo marino, che oltre all’altissima salinità ha causato all’area una pericolosa contaminazione da arsenico, rendendo di fatto l’area, come valutato dal ministero, preclusa al pubblico. Riteniamo sia gravissimo che la negligenza possa ridurre una possibilità al grottesco e che i civitavecchiesi si ritrovino anziché con un parco attrezzato e fruibile con una distesa di arbusti e macchia mediterranea piantata sul sale e l’arsenico e per di più inutilizzabile”.
“Il Pd – prosegue la nota – si continuerà a battere per il verde in città, quello vero, quello che va a migliorare la qualità della vita dei cittadini, continuerà a richiedere a gran voce il rispetto integrale del decreto Via, per il bene dei cittadini; nel frattempo da Enel ci sembrerebbe doverosa una bonifica integrale dell’area sotto la centrale. La partita è certamente aperta e bisognerà continuare a vigilare per la salute dei cittadini, così come la maggioranza ha fatto in questi mesi; se infatti sul fronte ‘Bosco Enel’ paghiamo ‘distrazioni’ antiche ed estranee, laddove l’amministrazione ha potuto agire i risultati si sono visti: nell’ultimo rinnovo dell’Autorizzazione della Centrale TVN si prevede infatti una riduzione: delle polveri da 780 ton/anno a 260 ton/anno, dell’SO2 da 3900 ton/anno a 2100 ton/anno, dell’ NOX da 5850 ton/anno a 3450 ton/anno. Si tratta di quantità notevoli sulle quali l’Amministrazione Comunale e il Partito Democratico esercitano ed eserciteranno il controllo più severo, per la salute dei cittadini”.
Dunque: il bosco Enel dove va realizzato?