CIVITAVECCHIA – Tirreno Atletica nuovamente presente ai campionati italiani giovanili con gli atleti delle categorie Allievi- Junior-Promesse ( 1992-1998).
Allo Stadio Primo Nebiolo di Torino, la promessa Federico Ubaldi, presente per il 7^ anno consecutivo alla rassegna tricolore di categoria, disegna un’ottima gara sui 3000 siepi in 9’47”86 migliorando di ben 3” il precedente risultato ottenuto nelle gare regionali di Latina dove aveva conseguito il diritto a partecipare al campionato italiano.
All’apertura della start line, Federico parte in testa e detta il ritmo gara fin dalle prime battute per non restare congestionato ai primi ostacoli e limitare al minimo i danni derivanti da una corsa contrastata dagli avversari. Dopo i primi giri la fila si allunga e Federico riesce ad impostare un ritmo più regolare e più adatto alla sua attuale condizione di forma che lo porta a chiudere con il miglior tempo stagionale, grande prova di maturità la sua che riesce ad ottenere il risultato migliore dell’anno nella massima competizione.
Partecipazione, sulla distanza dei 5000m, per Maria Elena Rumolo al primo anno della categoria juniores utile soprattutto per accumulare la giusta esperienza in una gara dove la corretta gestione delle forze è alla base del risultato.
A Rieti, allo stadio Raul Guidobaldi sono di scena invece i Campionati Italiani della categoria Allievi. Quarta partecipazione tricolore per la cat. Allievi (1997-1998) negli ultimi otto mesi, i ragazzi del sodalizio Di Luzio-Ubaldi, rientrano ancora nel gotha italico e portano in pista la 4×100 formata da Polidori-Patanè-Flaccavento-Malandra. Tensione alle stelle e adrenalina in eccesso inducono i nostri alfieri all’errore in due dei tre cambi. Piccole sbavature che fanno però la differenza tradotta in sei decimi di secondo tra il risultato del Guidobaldi e lo stagionale, 45”49 per loro. Comunque bellissima esperienza per questi ragazzi che non tradiscono mai le attese e profondono sempre il massimo impegno, e la delusione provata per quei sei decimi di secondo di troppo la dice lunga sull’umiltà che anima il loro modo di intendere lo sport e sul senso di responsabilità con cui affrontano le competizioni nazionali. Una delusione che ha lasciato spazio però subito alla consapevolezza di essere nell’élite dell’Atletica nazionale e all’entusiasmo che solo una manifestazione del genere può regalare.