CIVITAVECCHIA – E’ lo Stadio della Quercia di Rovereto ad ospitare la 104^edizione dei Campionati Italiani Assoluti su pista; appuntamento clou della stagione tricolore, dove verranno sciolte le ultime riserve sulla squadra che dovrà difendere i nostri colori ai prossimi campionati europei di Zurigo e che vede sfilare le tante stelle azzurre tra cui Grenot, Greco, Trost, Dal Molin, Galvan, Bruni.
Fra di loro, Federico Ubaldi, Carneade della Tirreno Atletica Civitavecchia, presente con il chiaro intento di aumentare il proprio bagaglio tecnico e arricchire quello delle esperienze agonistiche.
Da sottolineare che, nelle occasioni che contano la Tirreno Atletica nel 2014 è sempre stata presente: dai campionati Italiani della categoria Allievi passando a quelli della categoria Junior e Promesse, fino ad arrivare, ciliegina sulla torta, a questo campionato italiano assoluto
Clima da grandi risultati quello che si respira allo stadio della Quercia, alla vigilia di un campionato europeo sul quale la Federazione ha riposto grandi speranze per invertire il trend negativo delle ultime edizioni piuttosto avare di risultati.
Atleti molto motivati si sono dati battaglia in queste tre giornate di gare; nell’ultima delle tre scende in pista, nella gara dei 3000siepi l’atleta civitavecchiese, proprio quando il sole sta tramontando sullo splendido stadio trentino.
Partenza decisa come al solito per Federico che cerca di sfruttare le sue doti di mezzofondista veloce per valicare in tranquillità i primi ostacoli, conscio del pericolo costituito dall’alto numero di partecipanti. Consapevole di avere al fianco avversari ben più esperti di lui cerca di assestarsi su ritmi più congeniali al suo fresco primato personale senza lasciarsi sopraffare dalla tensione agonistica riuscendo ad inanellare giri con una impressionante regolarità. Un ultimo giro corso in accelerazione rispetto a quelli precedenti, lo porta a sfiorare il proprio personal best per soli tre secondi.
“Bellissima esperienza” la prima impressione a caldo “essere qui, tra i più forti di Italia, è una bella sensazione. Ero venuto qui soprattutto per fare esperienza. Questo è il mio ultimo anno nella categoria promesse e aver fatto il minimo di partecipazione per la categoria superiore, che dal prossimo anno sarà la mia categoria, mi dà sicuramente una consapevolezza diversa sulle mie future possibilità. Tecnicamente ho avuto qualche difficoltà nel valicamento delle barriere e della riviera quando, nei primi giri, eravamo ancora tutti in gruppo. Questo mi impediva di accelerare in prossimità dell’ostacolo e di affrontarlo in maniera fluida e dinamicamente più veloce. Questa difficoltà ha sicuramente appesantito il tempo finale, 9’39”38 che rimane comunque il mio secondo miglior risultato di sempre a soli tre secondi dal primato personale.”