CIVITAVECCHIA – Se pensiamo ai “corsi e ricorsi storici” di Vichiana memoria, vengono subito alla mente le pagine dei libri del periodo scolastico che ricordano gesta di eroi, battaglie epiche e avvenimenti sociali che con periodica cadenza tornavano e tornano nell’esistenza umana. Ma a noi viene alla mente un’impresa sportiva, che rimarrà nella storia dell’Atletica civitavecchiese.
Ed è proprio ciò che è accaduto a Rieti lo scorso fine settimana, che emozionalmente riconduce a Colleferro di ben 27 anni fa, dove un allora ventiquattrenne Claudio Ubaldi completava i 7 giri e mezzo di pista, il passaggio delle 35 barriere, siglando un tempo atto a garantire l’accesso alla finale dei Campionati Italiani Assoluti dello Stadio Olimpico di Roma. Dopo di lui nessun concittadino è riuscito nell’impresa su questa distanza come per nessun’altra disciplina atletica. Fino a sabato scorso, quando Federico taglia il traguardo in 9’ 36”08 si piazza sul terzo gradino del podio e issa la bandiera biancoceleste della Tirreno Atletica Civitavecchia dietro all’oligopolio militare delle Fiamme Azzurre di Iannelli e Chiarelli, e regala con questo grande risultato un ennesimo motivo d’orgoglio al papà-allenatore e alla Società tutta.
Partenza decisa sulla scia dei due battistrada per Federico con la consapevolezza di dover correre ben più forte del suo record personale e quello che poteva rivelarsi un fardello insostenibile è diventato invece l’arma in più. Passaggi delle barriere rapidi ad intercalare il ritmo, tempi intermedi in linea con il minimo di partecipazione, fino ai 2000 metri quando il cronometro, impietoso, sembra negare questo sogno al nostro portacolori. Barriera dopo barriera il traguardo cronometrico tanto ambito sembra allontanarsi. Campana dell’ultimo giro, un’occhiata al display luminoso del cronometro e Federico inizia una volata contro il tempo. Ultimo giro con le quattro barriere rimaste e la riviera percorso in 65 secondi. Ultimi 200 metri volati via in 31 secondi, l’acqua della riviera appena sfiorata per un sogno che diventa realtà concretizzandosi sull’arrivo con il tempo di 9.36.08. Tre secondi sotto il minimo e finale dei campionati italiani assoluti conquistata, personal best abbattuto di oltre sei secondi. Una gara da ricordare.
Ancora soddisfazioni giungono dalle gesta di un’altra campionessa biancoceleste, Paola Tiselli che prima conquista il titolo regionale sui 1500m in 4’44”04 che vede per soli tre secondi sfumare la partecipazione ai campionati e poi si fregia del bronzo sulla distanza degli 800m in 2’18”12.
Il Campionato societario ha raccolto altri risultati di rilievo grazie ai seguenti atleti che non hanno mancato di dare il loro determinante contributo agonistico:
100m: Andrea Flaccavento 11”98; 200m: Davide Polidori 23”90 che doppia l’impegno con i 100 m in 11”84 nei 100m; 400m: Lorenzo Patanè 55”08; Roberto Di Luzio 1’00”48; Eleonora Dumitria Checherita 59”39; 800m: Federico Ubaldi 1’56”55; Valerio Stefanini 2’11”04 primato personale; Andrea Bussoletti 2’15”91; Roberto Di Luzio 2’19”45; Eleonora Checherita 2’16”97 ottima prestazione personale e societaria ma considerata fuori gara nel concorrere al titolo regionale. 1500m: Federico Orlando 4’06”52; Maria Elena Rumolo 4’54”52 entrambi al primato personale; 5000m: Emiliano Catullo 16’11”79 ; Salto triplo: Carlo Gransinigh 11,87m; Federica Gatti 8,46m; Disco: Carlo Gransinigh 31,62m anche lui al personale; Salto in alto: Giammaura Grandoni al tanto sospirato rientro, non fallisce l’obiettivo, 1.25 per lei; Katia Nardangeli 23,28m nel disco e 31,16m nel giavellotto per un rientro tanto atteso quanto positivo.
Ora si resta in attesa di conoscere il piazzamento in ambito regionale e nazionale dopo questa terza fase dei societari.