FIUMICINO – A pochi giorni dalla Conferenza dei Servizi fissata per il 18 dicembre prossimo in provincia, la politica istituzionale ancora non ha detto chiaramente se è contraria al biogas dell’AMA e se farà di tutto per evitare che nuovi impianti inquinanti vengano costruiti nel nostro comune. Eppure non ci sembra una scelta difficile: si tratta molto semplicemente di dire se si vuole tutelare la salute di tutti o favorire i profitti di pochi!
Non c’è campagna elettorale che tenga, non ci sono equilibri politici da cercare o accordi da siglare, ci sono solo dati inquietanti sulla qualità dell’aria che collocano il nostro comune fra quelli (31 su poco meno di 130) nei quali si è già verificato (oppure è prossimo) il superamento, per almeno un inquinante, del limite di legge, limite che è un artificio statistico in quanto per alcun inquinante il nostro organismo prevede un margine di tolleranza.
Se una sostanza è tossica e cancerogena lo è sempre, a prescindere da quanta se ne assume! Si accumula giorno dopo giorno nei nostri organismi, in quelli delle persone a noi più care, si deposita sui cibi che mangiamo, penetra nel terreno e inquina la falda acquifera, viaggia nell’aria che respiriamo. L’aeroporto ci sta avvelenando da oltre 40 anni, lo stanno facendo Malagrotta e la centrale a carbone di Civitavecchia, le antenne della telefonia mobile, stanno avvelenando aria, terra e acqua anche gli impianti a biogas della Maccarese su viale Maria.
Noi stiamo facendo tutto quello che ci è possibile per bloccare la costruzione del megaimpianto AMA, abbiamo scritto decine di lettere ai nostri Amministratori, fatto incursioni in Comune, dialogato e litigato, avanzato proposte, richiesto da settimane il monitoraggio ambientale e il blocco di tutte le autorizzazioni di impianti insalubri, abbiamo proposto il testo di una norma che preveda distanze minime tra abitazioni e gli impianti insalubri, abbiamo chiamato in causa Ente Riserva, ASL e ARPA, fatto assemblee, cercato sostegno e conforto, trovandoli, alle nostre ragioni nel mondo medico e scientifico, abbiamo elaborato e consegnato a tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi le 103 osservazioni al progetto AMA, ci stiamo già attrezzando per il possibile necessario ricorso al TAR, e se sarà necessario fisicamente bloccheremo l’avvio concreto del progetto.
Questo è quello che stiamo facendo e continueremo a fare, consapevoli che la difesa della salute e dell’ambiente sono questioni che dobbiamo curare in prima persona. Mai più deleghe!
Abbiamo già capito che la campagna elettorale in corso non servirà a progettare il futuro di Fiumicino e nemmeno a gestire il presente. I politici non si fanno capire, ed allora facessero pure quello che vogliono, se possono; noi ne stiamo volentieri fuori. La loro campagna elettorale, il linguaggio che usano, non ci interessa proprio.
Se la politica volesse, potrebbe dare un colpo decisivo al biogas; nessuno ha ancora presentato una delibera che regolamenti le distanze minime di sicurezza tra abitazioni ed impianti insalubri come da noi proposto; ci si dice: non c’è una maggioranza in consiglio su questo. Noi diciamo, verifichiamolo, ma se lo si vuole si può procedere con una delibera di giunta oppure con un’ordinanza sindacale motivata dal tasso di inquinamento a Fiumicino. Come vedete, le parole stanno a zero.
Comitato Rifiuti Zero Fiumicino