CIVITAVECCHIA – Il parco Enel è di tutti, i benefici saranno di tutti e non ha connotazione politica, anche se alla fin fine le battaglie ambientali e spesso di civiltà son sempre iniziate da una parte ben precisa. A Civitavecchia ci si continua a rinfacciarsi su chi era favorevole o contrario al carbone, con tutte le tonalità del “si però era un ni, il mio era un carbone diverso, un carbone pulito, crea occupazione, faremo il polo energetico,” con alibi/scuse simili che la realtà ha ridotto a zero e con le carte che si rimescolano frequentemente dando ulteriore dimostrazione di come siamo…..fragili. Infatti chi è il presidente dell’inutile Osservatorio Ambientale? E’ Manrico Coleine che votò si. Chi è l’attuale Assessore all’ambiente? E’ Leonardo Roscioni che votò si. Chi è uno dei paladini dell’ambiente? E’ Vittorio Petrelli che votò si. E si potrebbe continuare ricordando che dall’altra parte Di Gennaro e Vinaccia votarono no, lo ricordano spesso.e allora perchè non confermare quella presa di posizione ambientale sollecitando pesantemente il sindaco? Anche chi appoggiò quella decisione di riconversione e io credo con onestà intellettuale, adesso ha l’occasione per completare quel loro ragionamento a lungo termine assicurando la presenza del parco di 40 ettari, in funzione di barriera visiva, sonora e in parte attenuante l’inquinamento, come era negli accordi ed il merito sarà anche loro compresi i media locali che daranno la corretta informazione e probabilmente anche il livello del dialogo politico farà un passettino avanti. La centrale Enel a carbone ormai sta qua sotto il naso, gli occhi e ultimamente anche sotto le orecchie di tutti, con a fianco la “silenziosa” centrale Tirreno Power che ha una potenza di poco inferiore e gli accordi e le convenzioni ci sono già. E’ tutto scritto, quegli accordi avevano criterio e buon senso di compensazione, avevano presupposti di miglioramento, ma sino ad oggi sono in parte disattesi e chi è garante anche della salute della cittadinanza, cioè il sindaco Moscherini, dovrebbe fare osservare quelle prescrizioni. Enel dal canto suo, avrà una presenza a Civitavecchia minimo ventennale al contrario della temporaneità di Moscherini, accordò coscientemente quelle compensazioni, ha un codice etico di comportamento, ha responsabilità oggettiva per i disagi del territorio, ha interesse affinchè la conflittualità rimanga ai valori minimi anche con le istituzioni ed amministrazioni future, ha una visione a medio termine superiore a quella dei suoi interlocutori attuali e dovrebbe fare subito dichiarazione di disponibilità alla piantumazione di quel bosco. Quel bosco che rappresenta anche il segnale di una svolta per il futuro di Civitavecchia e che decide se continuare ad affossarla ambientalmente con scarsi benefici per la popolazione o cominciare a diversificare pianificando attività che miglioreranno la comunità economicamente e socialmente.
Antonio Manunta