CIVITAVECCHIA – La campagna elettorale, ancora ufficialmente non iniziata, per le prossime elezioni amministrative sta producendo una strana pratica elettorale. Ti darò un posto di lavoro.
Nella passata tornata elettorale il tema dominante era: l’offesa personale tra i candidati a qualsiasi livello (sindaci, consiglieri e membri dei rispettivi partiti e movimenti). Oggi, vista la crisi che attanaglia il nostro paese cosa si sono inventati i nostri baldi concorrenti? Le false promesse! Nel rispetto della più tradizionale offesa della dignità altrui c’è chi promette posti di lavoro a iosa.
Se non fosse quasi naturale promettere posti di lavoro nelle competizioni elettorali cittadine la stessa competizione mancherebbe di un elemento indispensabile. Un conto è promettere qualche posto di lavoro per qualche voto in più, un conto è promettere centinaia e centinaia di posti di lavoro per assicurarsi la vittoria al primo turno.
Per essere più convincenti questi candidati si inventano posti di lavoro all’ENEL – alla ASL – al COMUNE – alla PROVINCIA, alla REGIONE e quant’altro. Come se potesse essere vero che il politicante di turno avesse nelle sue disponibilità centinaia e centinaia di posti di lavoro.
Un politico serio non prometterebbe posti di lavoro ma potrebbe promettere di crearli i posti di lavoro per i tanti disoccupati di Civitavecchia.
Una domanda nasce spontanea: perché la politica promette posti di lavoro che non può mantenere? E QUI IL GRANDE IMBROGLIO! La politica, quella becera e truffaldina, promette perché qualche candidato sa che se non vince al primo turno al ballottaggio sarà punito dagli elettori per la sua innata natura malavitosa. Certamente sa che in caso di ballottaggio la gente voterà per il suo competitor qualsiasi esso sia.
Allora cosa fare? In una prima fase il politicante arruola nella sua compagine di tutto e di più (Avventurieri, banditi, casaccari e chi più ne ha più ne metta), promettendo a questa gente mercenaria: incarichi importanti; appalti; e quant’altro possa coagulare più gente possibile. Poi visti i sondaggi che non lo danno ancora vincete, al primo turno, allora occorre mettere in campo idee nuove e dirompenti. La promessa di tantissimi posti di lavoro che sembra al politicante, l’uovo di Colombo.
La pratica delle false promesse continua imperterrita ed è adottata, a tutti i livelli dal politico di turno, in tutte le riunioni che lo stesso fa nella nostra città. A San Liborio promette posti di lavoro alla ASL (medici, paramedici, ausiliari e presso la ditta delle pulizie); a Campo dell’oro promette posti di lavoro al Comune; al quartiere nord di Civitavecchia – Casermette – Padri Domenicani – Cappuccini, promette posti di lavoro all’ENEL e così in tutto il territorio comunale altri posti di lavoro tra Provincia e Regione. Se i sondaggi non lo danno ancora vincente al primo turno ci sarà un’ulteriore proposta scioccante, quella di promettere vincite al lotto con terni, quaterne e cinquine; vincite al super enalotto; vincite ai vari giochi nazionali mediante pratiche di maghi e chiromanti televisivi, tant’è che si sta organizzando con uffici debitamente allestiti per questa materia.
Altra domanda che nasce spontanea: quali interessi reconditi nascondono questa impegno forsennato? Certamente non ci sembra un interesse di spirito di servizio quale: mi candido per fare del bene a questa città; non ci sembra un interesse quale: mi candido perché voglio appagare la mia smisurata ambizione politica e del mio ego; ci sembra, molto più credibile: mi candido perché devo salvaguardare gli interessi dei poteri forti e quelli personali.
Per tutto questo chiedo alla città: volete essere prigionieri di un uomo che abbia queste caratteristiche? Volete che si sfrutti la mancanza di lavoro promettendo posti di lavoro a destra a manca? Volete che i poteri forti la facciano da padrone in questa città? Se non volete tutto ciò sapete cosa fare il 25 maggio, votate per chi promette di creare posti di lavoro; per chi abbia interesse della salute dei cittadini, per chi abbia a cuore il futuro di questa città. Non votate i falsi profeti. Non votate per il Grande imborglio.
Roberto Romeo