CERVETERI – Siamo attenti osservatori e seguaci lettori. Ci piace analizzare con certosino impegno le opinioni, le considerazioni e le abitudini della scenario politico ceretano, soprattutto in questi giorni di già piena campagna elettorale. Quasi paradossalmente siamo in pieno accordo con la maggior parte degli esponenti di questo colorato panorama politico, preoccupati tutti per il futuro di Cerveteri e dei cittadini, preoccupati tutti dell’importanza di rendere alla “politica” il suo originario significato di “arte del governare la città” per il bene di tutti, preoccupati del sentimento di antipolitica che pare avanzare negli animi della cittadinanza e preoccupati dell’importanza dell’impegno della componente giovanile, come evidenziano tutti i nuovi nuclei che inaugurano un giorno si e l’altro pure. Sottolineiamo la natura paradossale della nostra comprensione, in quanto, gli articoli sentimentali in cui leggiamo tutte queste bellissime intenzioni, li troviamo solo appena qualche mese prima della chiamata alle urne. Sosteniamo la “Politica” una cosa seria, impegnativa 365 giorni e 24 ore al giorno. Sosteniamo la lotta per la salvaguardia della nostra terra una condizione imprescindibile di esistenza. Sosteniamo il far politica un dovere morale, nei confronti di coloro che dividono con noi la nostra terra e di coloro che verranno, a cui vogliamo lasciare un futuro degno di esser chiamato futuro, certamente diverso da ciò che abbiamo ereditato in trent’anni di “fantapolitica”. Sosteniamo la necessità di uomini e donne che visceralmente innamorati della terra vogliano farla risorgere, mettendo da parte personalismi e finte prediche. Sosteniamo che siamo diametralmente all’opposto da chi promette mari e monti, posti di lavoro, aiuti di qualsivoglia genere, e ci meravigliamo di chi ancora, in buona fede, purtroppo non se ne rende conto. Sosteniamo che solo un atteggiamento propositivo e positivo possa davvero rimettere in moto l’ingranaggio della politica, che tutti i cittadini debbano prendervi parte in maniera attiva, che tutti i cittadini debbano essere ascoltati, e non solo prima di andare alle urne ma sempre. Il popolo affamato fa la rivoluzione! Il popolo ha fame di giustizia, di rigore e di coerenza, ha fame di aiuto e di solidarietà vera, non di quella di facciata. Il popolo ha bisogno che ogni giorno gli si “spali la neve” e non solo quando nevica. Il popolo ha bisogno di rispecchiarsi nella propria classe dirigenziale politica della quale deve avere piena fiducia. Il popolo ha bisogno di dissetarsi con certezze.
Crediamo che gli uomini e le donne di Cerveteri possano fare tutto, quando si ha un cuore puro non si può che avere un destino certo.
Alessia Augello – Forza Nuova Cerveteri