CIVITAVECCHIA – “A proposito della nota diffusa a mezzo stampa a firma dei non meglio individuati “lavoratori di Ippocrate” che si riferiscono alla sottoscritta come “ambigua e incoerente relativamente alla posizione che ricopre ed al cognome che porta”, sono a fare le seguenti precisazioni per renderle pubbliche alla cittadinanza(oltreché, ovviamente, ad agire in sede civile e penale contro chi ha diffuso la nota nel caso in cui non ne dia immediata smentita nei termini di legge in materia di diffamazione a mezzo stampa, la quale, essendo partita dalla mail istituzionale della società, mi fa individuare nel suo Amministratore Unico la responsabile della diffamazione da me subita, anche perché non credo che la nota dal contenuto diffamatorio sia stata sottoscritta da tutti i lavoratori di Ippocrate, ma solo da un gruppo di “privilegiati” che ci tengono a preservare la loro posizione). Sono allora a precisare che come rappresentante di un’Associazione di Consumatori primaria a livello nazionale ho un solo compito: difendere i cittadini da soprusi e tassazioni illegittime, e dare loro voce. E ciò che dicono i cittadini è che sono stufi di pagare per le presunte assunzioni clientelari. Ho chiesto – e chiedo- chiarezza, per conto di tanti cittadini i quali, anche attraverso segnalazioni anonime che pervengono al nazionale Codacons (presumibilmente da parte di lavoratori di Hcs e Sot inquadrati nei livelli più bassi, con stipendi “regolari”), ci indicano nomi e cognomi di figli e amici di politici (addirittura, mi riferiscono dell’ ex fidanzata di un sindacalista che sarebbe entrata in una delle società per fare il sito web ed ora sembra sia a capo del personale), che si dice ricoprano posizioni con stipendi da paperoni a suon di superminimi e quant’altro. Corrisponde a verità? Perchè non si rendono pubblici tali dati? I cittadini ci chiedono di fare luce sulla metodologia di tali assunzioni, inquadramenti, e retribuzioni. Da queste segnalazioni -delle quali ho doverosamente messo a conoscenza il Commissario Prefettizio, dato che sono testimonianza della pericolosa spaccatura sociale che stà avvenendo sia tra cittadini e Hcs, ma anche all’interno stesso di Hcs e Sot, tra i lavoratori di basso livello da una parte e amministrativi, preposti e quadri, dall’altra- nasce l’invito alle nostre Parlamentari Tidei e Grande a fornire alla cittadinanza i dati sulle assunzioni e retribuzioni. Mi auguro, inoltre, che le Onorevoli vogliano poi perseguire il ripristino della legalità, laddove ravvisino che le assunzioni non siano state fatte nei termini di legge, ovvero al di fuori di pubblici concorsi, e vigilare affinchè la nuova amministrazione che verrà si impegni in tal senso. Noi del Codacons, lo faremo, ma è anche giusto che lo facciano le nostre Parlamentari, profumatamente pagate coi soldi pubblici, per fare gli interessi dei cittadini del territorio dove sono state elette. Dunque la posizione della sottoscritta è -come sempre- quanto mai coerente e solidale, sia con i cittadini (che pagano gli stipendi delle società), che con i lavoratori che percepiscono stipendi normali. Ho sempre affermato che vanno individuati ed eliminati gli sprechi di retribuzioni gonfiate, che danno origine a buchi di bilancio che ricadono poi sui cittadini a suon di tasse. Riguardo poi al fatto che io sia “incoerente” rispetto al cognome che porto, invito l’Amministratore di Ippocrate a specificare cosa voglia intendere, ricordandole che è un cognome che mi onoro di portare, dato che è uno tra i più antichi della Città, che ha visto i “De Paolis” contraddistinguersi, da sempre, in vari settori della vita sociale e culturale. Chi è mai codesta per offendere così me e la mia stirpe? Mi dicono sia una psicologa, e appare appena il caso di notare che, come tale, non ha certamente i requisiti per amministrare una società (immagino con un lauto stipendio), e, difatti, i risultati della società -in perdita, pur amministrando le farmacie comunali- sono sotto gli occhi di tutti. Mi chiedo pure chi l’abbia messa a ricoprire un posto così importante senza averne le competenze, al punto da arrecare non pochi danni ai suoi dipendenti. La sensazione è sempre la stessa: che amministratori e liquidatori vogliano continuare a difendere i privilegi di pochi amministrativi e preposti che percepiscono degli stipendi spropositati e ingiustificati – spesso anche rispetto alle loro competenze- a svantaggio dei tanti onesti e incolpevoli lavoratori con bassi stipendi. E su questo, mi auguro che anche il Commissario Prefettizio voglia fare luce.”
Dottoressa Sabrina De Paolis – Presidente Codacons Lazio