SANTA MARINELLA – Lettera in Redazione:
“In relazione all’evento dei giorni scorsi, all’intervento avvenuto per il salvataggio di una puledra in difficoltà, scriviamo per dare una giusta misura di ciò che sta accadendo. La zona in questione è estesa, situata in una splendida cornice paesaggistica e il bestiame, da noi osservato nei giorni successivi al salvataggio, appare nutrito e senza particolari urgenze se non per quelle dovute alla siccità.
Il tam tam dei social ha fatto in modo che una puledra in difficoltà abbia allertato le istituzioni e il tempestivo intervento sul caso specifico; vogliamo sottolineare che i cavalli osservati ad oggi non sono denutriti.
I capi bovini visti dai volontari intervenuti, sono identificati e di proprietà accertata, sono accuditi, si provvede al foraggio e abbeveraggio; semplicemente vivono in libertà.
Per i cavalli stanziati, sul territorio ad oggi monitorato, effettivamente non possiamo sapere se sono o meno provvisti di chip. Da ciò che finora abbiamo appurato, sul tratto in cui stiamo operando, non sono un numero elevato come si poteva inizialmente pensare. Stiamo garantendo approvvigionamento di fieno, in questo periodo di siccità, grazie alle donazioni dei numerosi cittadini. Siamo certi che gli stessi cittadini auspicano al ripristino di una situazione ottimale per lo stazionamento dei capi equini.
Il problema con l’acqua “corrente” del fontanile è stato risolto ? non è poi molto distante dagli equini ? abbiamo messo in vari punti altri contenitori e vasche da poter riempire con acqua. Da segnalazione di persone preposte attivatesi ? delle istituzioni ? monitoreremo per il ripristino di un altro fontanile, parzialmente danneggiato; si sta cercando un’altra fonte di acqua nel sottosuolo.
Sicuramente si rende necessario il controllo dei chip e se in mancanza provvedere di caso in caso con intervento adeguato del veterinario e per il controllo dello stato di salute dei capi liberi.
Il nostro obiettivo è ripristinare la situazione ideale dell’abbeveraggio e cercare la soluzione, collaborando con i rappresentanti delle istituzioni preposte, per i mesi più aridi, al fine di garantire il foraggio necessario ai cavalli.
La siccità è un problema nazionale e gli interventi necessari devono essere mirati alla salvaguardia degli equini ormai stanziati lì, prevedendo quindi azioni a loro tutela sul territorio, dove si trovano felici, che siano durature ed efficaci”.
Il gruppo attivo sul luogo dei cittadini volontari